Trattamento Endovascolare

 

Consiste nell’esclusione della cavità aneurismatica dal flusso di sangue, che viene incanalato in una protesi posizionata all’interno del lume vasale eliminando il rischio di rottura o di embolizzazione di materiale trombotico proveniente dalla sacca aneurismatica.
I vantaggi della tecnica endovascolare consistono nella minor invasività rispetto alla tecnica chirurgica standard, in quanto gli accessi chirurgici, quando necessari, sono limitati.
I tempi di intervento, le perdite ematiche e la lunghezza della degenza sono diminuiti.
I limiti di questa tecnica consistono nella sua stretta dipendenza dalle caratteristiche anatomiche del paziente (in particolare dell’albero arterioso) per la fattibilità e buona riuscita a lungo termine della procedura.



Trattamento-endovascolare0Fig.1 Trattamento-endovascolare1Fig.2 Trattamento-endovascolare2Fig.3

 


Una volta inseriti gli strumenti si esegue un'angiografia ce permette di evidenziare la morfologia dell'aorta, l'origine dei vasi viscerali, l'estensione della sacca aneurismatica e dei vasi iliaci (Fig.1).

Attraverso gli accessi dalle arterie femorali si introduce la protesi con degli appositi strumenti (introduttori) che scorrono su delle guide preinserite. La protesi viene quindi aperta in posizione tale da mantenere la corretta pervietà dei vasi viscerali (a. renali, ipogastriche...), ma da escludere dal circolo l'aneurisma (Fig.2).

All'angiografia di controllo si evidenzia ottima pervietà dei vasi viscerali con completa esclusione della sacca aneurismatica (Fig.3).